L’obiettivo era definire un modello editoriale che comprendesse l’organizzazione del lavoro redazionale e l’ottimizzazione dei flussi. Si fece una prima analisi diagnostica “as is” nella quale furono coinvolte oltre alla redazione, le persone che lavorano per il giornale  includendo collaboratori, dirigenti, la tipografia, l’area commerciale e persino alcuni dei maggior inserzionisti.

Per poter gettare le basi del nuovo modello editoriale fu indispensabile, tra le altre cose: modificare l’organigramma, la creazione di un manuale di stile, rivedere le relazioni con collaboratori e corrispondenti, elaborare un piano di formazione.